Storia di una storia negata.

di Giovanni De Falco, direttore Ires Campania

 Chi, come me, si occupa di ricerca conosce l’importanza del lavoro attraverso la consultazione della fonte documentaria: l’origine, cioè, di un documento o di un dato.

Quando si utilizza una fonte si pone la necessità di conoscerne l’autore, le connotazioni formali e sostanziali proprie dell’ambiente in cui si è formata, le finalità rilevanti che si intendeva perseguire, la situazione storica in cui quella fonte si colloca.

Tali considerazioni valgono anche per i documenti di archivio dove i rapporti o le relazioni costituiscono una fonte importante non solo per la storia della politica interna di un Paese ma anche per gli studi sociali, culturali ed ambientali. Considerazioni analoghe si estendono ai giornali, per i quali sono da considerare le variabili relative all’indirizzo politico nonché ai legami con gli ambienti economici e finanziari che possono influenzarne orientamento e giudizi. A questi possiamo anche aggiungere le “fonti narrative”, in particolare per le cronache, gli annali e le cosiddette storie: interviste, resoconti, verbalizzazioni di riunioni e o congressi.

Esistono, in giro per il mondo, varie e moltissime raccolte di fonti documentarie, le biblioteche sono quelle più importanti e poi gli archivi, spesso tematici.

Di un archivio, a me caro, vorrei parlare: quello della Federazione napoletana del PCI conservato, fino a pochi anni fa, nella sede “storica” di Via dei Fiorentini.

La creazione dell’archivio fu curata, in maniera certosina, da Ilio Daniele, uomo di cultura prima che politico, e la sua gestione affidata a Vincenzo (Enzo) Sarnataro che ne fu custode integerrimo.

Per un lavoro di ricerca sui primi cento anni di vita della Camera del Lavoro di Napoli, ebbi modo di recarmi all’archivio del PCI per la consultazione di giornali, riviste e documenti. Fui colpito dal rigoroso ordine che vi regnava. I documenti, tutti catalogati, erano conservati in faldoni che ne facilitavano la ricerca. Enzo si adoperò alla ricerca del materiale, individuò ciò che cercavo, suggerì percorsi alternativi di ricerca e mi raccomandò, non ricordo quante infinite volte, di riporre ciascun documento consultato nel medesimo posto, nella stessa cartellina e nello stesso faldone da cui l’avevo tratto. Restò per qualche tempo con me per poi allontanarsi restando sempre vigile controllore delle mie attività. L’archivio si rivelò preziosissimo ed indispensabile per il lavoro di ricostruzione della vita di numerosi sindacalisti e politici protagonisti di quel secolo di storia (1894-1994).

L’archivio del PCI fu affidato, insieme con altri archivi politici alla Fondazione Francesco De Martino presieduta da Abdon Alinovi. La Fondazione acquisì questo patrimonio “storico e culturale” di inestimabile valore ma senza avere una sua sede stabile e capace, soprattutto, di ospitare e rendere fruibile la documentazione archivistica. Per qualche tempo fu il Comune di Pomigliano d’Arco ad offrire una sede alla Fondazione ma, a quanto pare e per quel che ne so, il luogo non è mai stato adatto. Ora apprendo che il Comune di Napoli ha individuato e concesso i locali della Biblioteca comunale del Vomero. Dunque, problema risolto? Neanche per sogno.

Il patrimonio documentale sembra ormai svanito in mille rivoli. Una parte fu destinata ad una lavorazione di digitalizzazione ma chi doveva eseguire questo lavoro, mai pagato, ha trattenuto il patrimonio affidatogli come garanzia. La Soprintendenza Archivistica aveva destinato una quota di finanziamento per l’esecuzione di questo lavoro richiedendone, però, l’affidamento in custodia. Una serie di scatoloni sono ancora depositati a Pomigliano, altri sono stati conservati in altre sedi. Sedi che non sempre ne garantiscono la “buona conservazione” né la “buona custodia”. Oggi, in pratica, l’archivio non è più consultabile.

D’altra parte non c’è più il PCI e non c’è più Via dei Fiorentini, o meglio esiste ma è tornata ad essere una indicazione toponomastica di una via che per decenni ha significato “altro”, custodendo gelosamente una storia che non c’è più.

Corriere del Mezzogiorno e NotizieSindacali.com 16-10-2009

Cerca nel sito

Incontri

Fut Rem

 

.

 

Chi è online

 26 visitatori online