Un rapporto difficile: banche e imprese nel Mezzogiorno odierno

Università Magna Graecia di Catanzaro, Dipartimento DOPES
Autori: Vittorio Daniele, Università Magna Graecia di Catanzaro, Ugo Marani, Università degli Studi di Napoli Federico II

Nel corso degli anni Novanta il sistema creditizio e finanziario italiano conosce una trasformazione tanto rapida quanto profonda. L’affermarsi di un nuovo modello di vigilanza, la liberalizzazione del mercato e l’espansione delle attività di gestione del risparmio, ne determinano, infatti, sia un aumento del grado di concentrazione, sia una ristrutturazione. Tale trasformazione, una “difficile metamorfosi”, ha portato ad un sistema bancario e finanziario molto diverso (per assetti, forme e configurazione istituzionale) da quello disegnato nel 1936, e molto più simile a quelli prevalenti nelle economie più avanzate (Ciocca 2002). Sul mercato del credito del Mezzogiorno gli effetti dei cambiamenti sopra delineati sono notevoli. Quelli forse più evidenti sono riassunti dalla drastica riduzione delle banche con sede legale nelle regioni del Sud. In meno di un decennio, a seguito delle acquisizioni effettuate dai grandi gruppi con sede nel Centro-Nord, il sistema bancario meridionale subisce una sorta di “integrazione dipendente” con quello del resto del Paese (Giannola 2002).

 

Cerca nel sito

Incontri

Fut Rem

 

.

 

Chi è online

 22 visitatori online