Conflitto Israele – Palestina: l'inspiegabile silenzio

Paolo Giugliano

 

Attorno al conflitto Israele – Palestina regna un silenzio inspiegabile quasi come se all’opinione pubblica mondiale non interessasse  quello che avviene in un’area strategica dello scacchiere internazionale.

Solo i media ne parlano  ma com’è ovvio non danno tranne alcuni pronunciamenti di scrittori, e politologi,nessun giudizio valutativo.

Dove sono i tanti movimenti pacifisti, le forze politiche, il governo? Vedremo qualche striscione con scritto ”La pace prima di tutto”? La chiesa? solo al chiuso, riesce ad esprimersi con le preghiere accorate di papa Francesco. Sogno un sit-in sotto le ambasciate Israeliani e Palestinesi dove si richieda non solo il cessate il fuoco ma si dice anche a quali condizioni.

Una spiegazione di questo stato di cose la si può trovare nella feroce crisi economica globale e che da noi è particolarmente acuta e non consente di guardare aldilà del proprio io. In questo contesto dove muoiono centinaia di civili dobbiamo sopportare ancora l’ossimoro delle “Armi Intelligenti” in grado di colpire in maniera mirata evitando gli “Effetti collaterali”. Il mio è un piccolo appello, rivolto attraverso il vostro giornale,perché gli uomini di buona volontà escano dal letargo dell’indifferenza e tornino ad indignarsi. L’indignazione va rivolta verso i nostri governanti perché lavorino intensamente per la pace.

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