Concorso a Dirigente scolastico: decine di avvisi di garanzia

Paolo Giugliano

 

La magistratura napoletana è intervenuta nel concorso a Dirigente scolastico con decine di avvisi di garanzia nei riguardi di commissari d’esame, funzionari, dirigenti e un sindacalista per  aver taroccato alcune prove.  E’ l’ennesima dimostrazione che in Campania dimora un Re Mida all’inverso che trasforma le opportunità in problema. E così 800 idonei al concorso attendono di sapere con ansia se per loro arriverà mai il momento di diventare Dirigenti.   A questi 800 candidati nessuno fa sapere niente.  Il Direttore Scolastico Regionale ha chiesto di separare il procedimento amministrativo da quello  giudiziario  per poter pubblicare la graduatoria provvisoria dei vincitori e degli idonei. Nessuna risposta. Si sa inoltre di un interpello all’Avvocatura dello Stato che a sua volta avrebbe richiesto alla Procura di Napoli notizie sull’inchiesta avviata. Luisa Bossa, deputato e componente della Commissione Istruzione della Camera, ha rivolto un’interrogazione parlamentare al ministro Giannini, fino ad ora  senza esito perchè alla Camera  era in  discussione il Documento Economico Finanziario. La situazione non è certamente semplice perchè si tratta di coniugare trasparenza, legalità e diritti soggettivi. Tutto però si può fare fuorchè restare al palo. La soluzione più in linea con le norme dello Stato di diritto sarebbe  quella proposta dal Direttore Scolastico Regionale: sostituire i commissari con avviso di garanzia e pubblicare la graduatoria provvisoria. Nel contempo il Ministero dovrebbe avviare una profonda revisione sulle modalità concorsuali che per vari motivi stanno facendo acqua   non solo per l’intervento della magistratura. Alcune proposte si possono già fare:

 - i test preselettivi non sono la modalità ideale per un concorso specialistico qual è quello per Dirigente scolastico;

- i commissari vanno sorteggiati e non nominati;

 - per il periodo in cui svolge l’attività concorsuale il commissario d’esame deve essere retribuito o esonerato dal servizio.

Oggi non è così.

La correzione degli elaborati non può essere retribuita in maniera irrisoria come avviene adesso.

Le norme sull’incompatibilità, stabilite dal Decreto Brunetta, devono essere più precise e rigorose.

Queste misure potrebbero dare più sicurezza e  serenità  a tutti.

Il Direttore Scolastico Regionale abbia il coraggio di non avere paura e faccia quello che ha proposto. Solo così gli interlocutori che oggi non si esprimono saranno costretti a uscire all’ scoperto.

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