I concorsi a presidi: da occasione a problema.

Paolo Giugliano

 

La magistratura napoletana ha notificato 28 avvisi di garanzia per presunti brogli commessi durante l’ultimo concorso a Dirigenti scolastici della Campania. I concorsi a presidi in Campania sono un re Mida all’inverso che li trasforma da occasione a problema. Certo i posti disponibili non sono molti ma rappresentano la conquista di un posto al sole per i vincitori. Difficile dire adesso come finirà. Il ministero potrà invalidare il concorso o completare le procedure in attesa della fine delle indagini per avere più elementi di decisione. Ma anche se dovesse andare in porto, questo concorso avrà il marchio indelebile della “pastetta”. Intorno ai concorsi si muovono gli interessi legittimi dei candidati ma anche quelli opachi di chi vede la possibilità di lucrare sulle aspettative di ingenui creduloni. Il ministero però non può sottrarsi ad una riflessione sui concorsi posto che le anomalie non si sono verificate solo a Napoli ma anche in altre regioni italiane dove sono stati annullati. Troppo semplice perciò scaricare tutto sulle periferie. Occorre ripensare, tipo di prove, criteri e nomine dei commissari, compensi, agibilità necessarie a svolgere il ruolo di componente delle commissioni, le incompatibilità.

Quando un auto si ferma più volte va cambiata e non far finta che sia stato un guasto occasionale.

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