Tredici idee per il mezzogiorno dell’Ires Campania e del Dipartimento Mezzogiorno della Cgil Nazionale
Il Mezzogiorno sta pagando più di altre parti del Paese il costo della crisi: lo affermano concordemente Banca d’Italia, Ministero per lo Sviluppo e Svimez. Il PIL è in calo anche per l’anno in corso, i dati della disoccupazione sono drammatici, tutti i settori produttivi sono in affanno.
Il Governo di centrodestra è nuovamente intervenuto nei mesi scorsi, come già aveva fatto con la Finanziaria del luglio 2008, per sottrarre al Sud le risorse del Fondo aree sottoutilizzate (Fas) e per smantellare programmazione unitaria e Quadro strategico nazionale.
Non solo il Mezzogiorno è scomparso dall’agenda politica, come ha ripetutamente sottolineato il Presidente della Repubblica, ma si sono evidenziati solo gli aspetti negativi della situazione meridionale. Dalla vicenda rifiuti in poi (in Campania assurta a caso nazionale, a Palermo celata fin quando possibile), gran parte della grande stampa nazionale - insieme a diversi commentatori economici, non solo di centrodestra - ha diffuso l’opinione che l’insieme delle risorse per lo sviluppo assegnate dall’Europa e dallo Stato al Meridione fossero destinate ad un cattivo utilizzo o, peggio, ad alimentare il clientelismo.