Vincenzo Esposito

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Articoli, interventi e contributi di Vincenzo Esposito.

Sistema Excelsior: Benevento e Salerno le virtuose

excelsiorUnioncamere ha diffuso in questi giorni i dati del Sistema informativo Excelsior, promosso con il Ministero del Lavoro, sui movimenti occupazionali previsti per il 2004.  Dalla lettura dei dati si registra un saldo occupazionale nazionale dell’1,3%.
Il Nord-Est ha un saldo coincidente con la media nazionale mentre il Nord-Ovest (0,7) ed il Centro (1,1) si attestano al di sotto della media nazionale. Il Sud e le isole registrano una performance esattamente il doppio della media nazionale (2,6). Il saldo della Campania coincide, sostanzialmente, con quello del Sud (2,5). All’interno dell’area regionale Caserta (2,1), Napoli (2,0) e Avellino (2,4) hanno un trend di crescita del saldo al di sotto della media regionale, mentre Benevento (3,5) e Salerno (4,2) si attestano su un saldo sensibilmente superiore alla media nazionale e regionale.

Una manovra che renderà il Sud sempre più povero

tremonti sudI provvedimenti annunciati da Tremonti andranno a penalizzare gli investimenti e le prospettive di sviluppo.

La manovra correttiva definita dal Ministro Tremonti e già reputata dall’Unione Europea insufficiente a far fronte al deficit dell’Italia costituisce una manovra preoccupante per il Mezzogiorno. Infatti, il governo ha scelto di finanziare la riduzione elettorale delle tasse a discapito di una politica di rilancio degli investimenti e dello sviluppo del Paese.

Il “decreto taglia spese” presentato come una semplice razionalizzazione della spesa corrente invece sceglie deliberatamente di non affrontare i problemi strutturali del Pese e in particolare quelli del Mezzogiorno.

La sfida di Montezemolo

montezemoloLa relazione di Luca di Montezemolo all’assemblea della Confindustria è stata letta come un ritorno allo “spirito del ‘93” e una sconfessione della gestione D’Amato. Faremmo un cattivo servizio a Montezemolo giudicando il suo intervento solo come un cambiamento di metodo nella gestione delle relazioni sindacali. Il ragionamento di Montezemolo rappresenta una sfida da raccogliere, definisce nuovi paradigmi e propone una visione dello sviluppo radicalmente alternativa al modello di D’Amato quando afferma che: “Esiste un momento, nella vita di ciascuno di noi… in cui occorre restituire qualche cosa di quello che abbiamo avuto. E noi, come imprenditori e come cittadini di questo Paese, abbiamo avuto molto. Spetta a noi rifiutare la logica del declino…

Le considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia

rel03Le considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia confermano le preoccupazioni avanzate da più parti sullo stato dell’economia italiana. Nel 2004, a fronte di una crescita dell’economia mondiale stimata al 4,5 per cento, frutto di una crescita del 4,5 per cento dell’economia statunitense, del 4 per cento di quella giapponese, del 7 per cento di quella asiatica e dell’1,5 per cento dell’area dell’euro. L’economia italiana, secondo il Governatore, con uno sviluppo pari in media all’1,4 per cento all’anno, nell’ultimo quinquennio, si situa nettamente al di sotto della media europea. Il numero medio di addetti delle nostre imprese, al netto di circa 2.400.000 imprese con un solo addetto, è di circa 8 dipendenti (3,6 al Sud), a fronte dei 13 in Francia e in Germania e 15 nel Regno Unito.
Per il Governatore la bassa crescita e la ridotta competitività fanno emergere difficoltà in un numero sempre più ampio di imprese anche medio-grandi.

Il conflitto sindacale nella storia di tutti

CdL Na 940207Il movimento sindacale e la Cgil in particolare ha segnato in modo significativo il Novecento per la capacità che ha avuto, al di la delle divisioni che pure hanno caratterizzato la sua storia, di emancipare le massa popolari e portarle pienamente, da protagoniste sulla scena della vita politica e sociale del Paese.

Nella storia del sindacalismo italiano il movimento meridionale ha giocato un ruolo importante ma spesso sottovalutato.

Il movimento sindacale meridionale si sviluppa, alla fine dell’Ottocento, su basi solidaristiche e con una forte connotazione autonoma e urbana attraverso una delle prime forme generali di organizzazione del movimento dei lavoratori: le Camere del Lavoro. La Camera del Lavoro di Napoli, una delle prime in Italia, più antica della Fiom, nasce nel 1894 promossa da leghe e società mutualistiche e dà un forte spirito solidaristico alla tutela di attività non direttamente industriali.

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