Gianni De Luca è mortoGianni De Luca è morto
Gianni è stato un dirigente storico del Sindacato dei Bancari a Napoli ed in Campania. Agli inizi degli anni '90 ha fatto parte della segreteria regionale della Cgil Campania. Nel 1996 divenne Presidente del neonato Istituto di Ricerche Economiche e Sociali IRES Campania. Assunse poi la carica di Segretario di Organizzazione della Cgil e completò così il suo mandato. Successivamente collaborò con il Sindacato dei Pensionati fino alla sua quiescenza. Ha speso il suo impegno politico dal PCI al PD, con il quale ha mantenuto rapporti di partecipazione attiva fino ad oggi.
Io l'ho conosciuto ed ho lavorato con lui per tutto il periodo della sua Presidenza. L'ho stimato per quella onesta, brava ed educata persona che è stato. Era piacevole dialogare con lui perchè persona di raffinata cultura. La sua sensibilità umana lo ha fatto soffrire per tante piccole e grandi cose della vita. Ora ha trovato la pace che per tanto tempo ha cercato. Resto affranto e frastornato per questa sua morte inaspettata. Carissimo Gianni, non doveva finire così....
Gianni De Falco Presidente Ires Campania Aggiungi commento
IL PIANO CHE NON C’E’IL PIANO CHE NON C’E’ Gianni De Falco, presidente Ires Campania, coordinatore AIM (Alleanza Istituti Meridionalisti)
Governo Conte ter o altro esecutivo non vi è dubbio che l’approccio verso il Sud dovrà cambiare. Perché altrimenti l’Italia non si salva. Al di là della personalizzazione dello scontro tra Conte e Renzi, in realtà si deve cercare di recuperare quello che dovrebbe essere il tema reale della crisi. Un inesistente piano Paese, che non sia il risultato di una sommatoria di progetti, ma piuttosto una idea di quello che dovremo essere da qui ai prossimi anni (un Piano strategico). Nascondersi dietro a progetti neanche ancora cantierabili o alla distribuzione percentuale delle risorse è un modo per confondere le carte. Qui il tema vero è capire chi dovrà produrre beni e servizi nei prossimi anni per riprendere una crescita economica necessaria per pagare i debiti che in questo momento stiamo caricando sulle prossime generazioni. UN PIANO DA RIFARE NON DA CORREGGERE.UN PIANO DA RIFARE NON DA CORREGGERE. Gianni De Falco, presidente Ires Campania e coordinatore AIM (Alleanza Istituti Meridionalisti)
Un pensiero antico quello che sottende l’ultima bozza del Recovery Plan. Non è vero che sono una serie di marchette concesse a destra e sinistra. E’ peggio, perché è intriso del luogo comune di un Sud tutto agricoltura e turismo, e della sua posizione logisticamente dipendente rispetto ai porti del Nord, senza un qualche confronto con i numeri che rendano le ipotesi avanzate compatibili con la situazione demografica, occupazionale, logistica del Mezzogiorno. E poi l’altro pensiero dominante, anche tra parecchi ricercatori e policy maker che si sono occupati di Mezzogiorno, e cioè che il problema/opportunità si gioca sulla crescita di una classe dirigente adeguata, cosa che nel lungo termine è corretto, ma che nel breve non significa nulla. E infatti intervenire su scuola, tempo pieno, dispersione scolastica, parità di genere sono obiettivi assolutamente condivisibili ma che si pongono in un piano che si deve completare nel 2026, sanno di grida lanciate alla luna. DAL PIANO DI RILANCIO ALLA CRISI. Senza strategia e senza logica.DAL PIANO DI RILANCIO ALLA CRISI. Senza strategia e senza logica. Gianni De Falco, presidente Ires Campania. Coordinatore AIM (Alleanza Istituti Meridionalisti).
Tanto tuonò che piovve. Finalmente è arrivato il piano ed è stato approvato anche su sollecitazione del Presidente Sergio Mattarella. «Con la professionalità che contraddistingue questo governo e questo presidente del consiglio, più preoccupato a dare video di repertorio per il culto della sua immagine che ai contenuti del progetto per la Next Generation», questa l’accusa che avrebbe condotto Italia Viva e Matteo Renzi per altra via. Il Piano è stato distribuito in zona Cesarini. Ben 178 pagine che i ministri hanno dovuto studiare in sole 24 ore. La tecnica è ormai nota, meno informazioni e meno tempo diamo, più è facile che passi. D’altra parte non avevano tentato di far approvare la “governance” con un emendamento alla Legge di Bilancio? |