IL PIANO CHE NON C’E’IL PIANO CHE NON C’E’ Gianni De Falco, presidente Ires Campania, coordinatore AIM (Alleanza Istituti Meridionalisti)
Un inesistente piano Paese, che non sia il risultato di una sommatoria di progetti, ma piuttosto una idea di quello che dovremo essere da qui ai prossimi anni (un Piano strategico). Nascondersi dietro a progetti neanche ancora cantierabili o alla distribuzione percentuale delle risorse è un modo per confondere le carte. Qui il tema vero è capire chi dovrà produrre beni e servizi nei prossimi anni per riprendere una crescita economica necessaria per pagare i debiti che in questo momento stiamo caricando sulle prossime generazioni. Leggi tutto... Aggiungi commento
UN PIANO DA RIFARE NON DA CORREGGERE.UN PIANO DA RIFARE NON DA CORREGGERE. Gianni De Falco, presidente Ires Campania e coordinatore AIM (Alleanza Istituti Meridionalisti)
E poi l’altro pensiero dominante, anche tra parecchi ricercatori e policy maker che si sono occupati di Mezzogiorno, e cioè che il problema/opportunità si gioca sulla crescita di una classe dirigente adeguata, cosa che nel lungo termine è corretto, ma che nel breve non significa nulla. E infatti intervenire su scuola, tempo pieno, dispersione scolastica, parità di genere sono obiettivi assolutamente condivisibili ma che si pongono in un piano che si deve completare nel 2026, sanno di grida lanciate alla luna. DAL PIANO DI RILANCIO ALLA CRISI. Senza strategia e senza logica.DAL PIANO DI RILANCIO ALLA CRISI. Senza strategia e senza logica. Gianni De Falco, presidente Ires Campania. Coordinatore AIM (Alleanza Istituti Meridionalisti).
«Con la professionalità che contraddistingue questo governo e questo presidente del consiglio, più preoccupato a dare video di repertorio per il culto della sua immagine che ai contenuti del progetto per la Next Generation», questa l’accusa che avrebbe condotto Italia Viva e Matteo Renzi per altra via. Il Piano è stato distribuito in zona Cesarini. Ben 178 pagine che i ministri hanno dovuto studiare in sole 24 ore. La tecnica è ormai nota, meno informazioni e meno tempo diamo, più è facile che passi. D’altra parte non avevano tentato di far approvare la “governance” con un emendamento alla Legge di Bilancio? La lista dei buoni e dei cattivi di De Luca
Gianni De Falco, presidente Ires Campania
Nella mia più totale sorpresa ho ascoltato una dichiarazione del Presidente De Luca che annunciava: ”La Campania darà una card di avvenuta certificazione a tutti i cittadini vaccinati dopo il richiamo. Sul retro c'è un chip - spiega - ci auguriamo che tra qualche mese i cittadini la possono esibire per andare al cinema, al ristorante con più tranquillità avendo la certificazione che sono stati vaccinati”. Resto basito… è la più moderna versione della differenziazione tra buoni e cattivi (a proposito ma cosa registrerà la chip?), prossimamente De Luca si augura la possibilità di marchiare a fuoco numeri o codici sulle braccia della gente che potrebbe rifiutare (legittimamente) il vaccino. Non sarebbe una soluzione da scartare avendo pensato, durante il lockdown, a Carabinieri con lanciafiamme o fucilazioni “cinesi”. Mi sembra spaventosa l’ignoranza che i nostri politici professano in tema di conoscenza della nostra Carta Costituzionale in relazione alla salute che individua anche, volente o nolente, la libertà di scelta terapeutica e di rifiuto delle terapie. Il diritto di rifiutare le terapie altro non è se non il risvolto in negativo del diritto pretensivo alla salute, che si estrinseca nel proprio perché “nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge” e anche in tal caso la legge non potrebbe “violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Viene così attribuita assoluta priorità al diritto all’autodeterminazione individuale in campo medico (Costituzione della Repubblica Italiana, art. 32 comma 2) e, a proposito, non cè nessuna legge che smentisca queste condizioni. |